CHI SIAMO

Il Coordinamento Genitori Democratici è un'associazione nazionale che, ispirandosi ai valori di laicità, democrazia, libertà e uguaglianza della costituzione repubblicana, promuove nella famiglia, nella scuola e nella società il pieno riconoscimento del diritto delle bambine e dei bambini, delle adolescenti e degli adolescenti ad essere considerati persona, a crescere in piena autonomia, salute, dignità e favorisce l'affermazione di una nuova cultura dell'infanzia e dell'adolescenza. Il C.G.D. promuove la cultura della pace e della non violenza e opera per fini di solidarietà e di promozione culturale, sociale e umana nella consapevolezza che i problemi dell'infanzia e dell'adolescenza possono essere risolti solo nella prospettiva di un diverso rapporto tra il nord e il sud del mondo, di un comune impegno per la difesa della natura e dell'ambiente, del rispetto e della valorizzazione delle diversità etniche, culturali e religiose, del pieno riconoscimento dei diritti dei deboli e degli svantaggiati.

martedì 24 novembre 2009

Dal prossimo anno i libri di testo alle elementari non saranno più gratuiti!!!!

--------------------------------------------------------------------------------
Il Governo ha soppresso con la Finanziaria lo stanziamento di 103 milioni di euro per la fornitura gratuita dei libri di testo nella scuola dell'obbligo, «l'ultimo scippo del Governo alle famiglie, alla scuola e agli enti locali». Lo rende noto Manuela Ghizzoni, capogruppo del Pd in commissione Cultura alla Camera, chiedendo l'immediato intervento del ministro Gelmini.«Il ministro Gelmini intervenga immediatamente per porre rimedio a questo ennesimo scippo. La gratuità dei libri nella scuola elementare - ricorda la parlamentare - è prevista per legge dal 1964. Dal 1998 e con le successive leggi finanziarie, fino a quella del 2007 del governo Prodi, la gratuità è stata estesa alle scuole secondarie in forme legate al reddito. Di segno opposto la politica del governo Berlusconi che ha completamente cancellato queste risorse". Ci sono poi due aspetti gravi di questo ennesimo colpo di mano. Da un lato - osserva Ghizzoni -. "Il governo taglia ancora una volta risorse fondamentali per la scuola e il diritto allo studio e non ha nemmeno il coraggio di farlo alla luce del sole, semplicemente non rinnova lo stanziamento di risorse stabilito dal centrosinistra nel 2007. Dall'altro lato l'esecutivo non toglie il diritto, ma intende scaricarne l'onere sulle famiglie e sugli enti locali».
Secondo l'esponente del Pd, se la Finanziaria non verrà cambiata, «i Comuni verranno privati dello stanziamento e, in base alla leggi vigenti, saranno costretti a erogare i libri gratuiti alla scuola primaria a loro spese». «Non possono scaricare tutti i tagli di Tremonti sui cittadini e sugli enti locali già in difficoltà. Ancora una volta la maggioranza- conclude - si riempie la bocca col federalismo e poi vara misure centraliste che deprimono gli enti locali, ormai considerati dei bancomat dalla maggioranza».

giovedì 22 ottobre 2009

20° Anniversario della Convenzione ONU sui diritti dell'Infanzia Convegno:

Programma Convegno

“… E allora noi???...”
Ventesimo anniversario della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia

20 e 21 Novembre 2009
Terni – Palazzo Gazzoli


Con il patrocinio di:
Regione Umbria,
Provincia di Terni
Comune di Terni

Realizzato con il contributo del Ce.S.Vol di Terni, all’interno del Bando per la presentazione di Convegni e Seminari del 2009.

Organizzazioni Proponenti

Movimento Infanzia
Coordinamento Genitori Democratici
Legambiente Stroncone
Legambiente Terni
Genitori si Diventa
Arciragazzi Castelli in Aria
Fish Terni
Apav


Nei paesi del sud del mondo i diritti dei bambini non sono tutelati per carenze e povertà, mentre da noi può accadere che un eccesso di stimoli produca disattenzione verso i reali bisogni dei bambini e delle bambine. Per questo la rete delle associazioni organizza il Convegno “…E ALLORA NOI ???..” col fine di sollecitare l'istituzione di un Osservatorio Provinciale sull'infanzia e l'adolescenza e di favorire l' interlocuzione con il Garante Regionale dell'Infanzia, già previsto dalla vigente legislazione regionale. La metodologia del convegno sarà strutturata su lavori di gruppo con una modalità orizzontale e partecipativa.










Venerdì 20 Novembre


Ore 09.00 Registrazione partecipanti

Ore 09.30 Apertura Lavori
Coordina ed introduce
Lamberto Briziarelli – Professore di Igiene e Profilassi, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università
degli Studi di Perugia. Osservatorio Provinciale per la Salute e l’Ambiente

Ore 10.30 Interventi

Gianfranco Lamperini – Presidente del Centro Servizi per il Volontariato della provincia di Terni

Simone Guerra – Assessore alle Politiche Giovanili, Istruzione e Cultura del Comune di Terni

Monica Dalmonte - Dirigente Scolastica Orvieto, Circolo Didattico “L. Barzini”

Francesca Moroni – Responsabile Attività Interculturali Casa del Sole, Arciragazzi Amelia - Ragazzi migranti: il percorso della Rete prendiamoci per Mano

Vanessa Pallucchi – Presidente nazionale Legambiente Scuola e Formazione

Leopoldo Di Girolamo – Sindaco del Comune di terni

Ore 12.30 Formazione dei gruppi di lavoro

Ore 13.00 Pausa pranzo

***

Ore 15.00 Apertura gruppi di lavoro ( presso la Scuola “Vittorio Veneto” )

 Inclusione scolastica, apprendimento, rapporti scuola-famiglia
Scuola inclusiva che accoglie la diversità in tutte le sue forme. Come trovare strategie e forme per comunicare e crescere insieme.
 Partecipazione: spazi urbani, tempi di fruizione, tempo libero e sport
Bambini alla ricerca di una città attenta sicura accogliente: opportunità e partecipazione dei più giovani alle decisioni.
 Genitorialità consapevole

Ripensare le figure genitoriali, tra nuove consapevolezze e nuove assunzioni di responsabilità.

 Stili di vita, salute, affettività
Le buone pratiche per una formazione globale, quale premessa e condizione alla cura del sé, degli altri, del futuro, del pianeta.


 Ascolto dei bambini nei servizi e nei luoghi della normalità

Come accompagnare bambini e adolescenti alla scoperta della propria identità: diritti e diritti negati tra sofferenze non riconosciute e proiezioni degli adulti.


 Bambini e Mass Media – Le nuove tecnologie: rischi ed opportunità
Dentro il sistema globale della comunicazione non solo virus e anticorpi elettronici per lo sviluppo consapevole dell’individuo.
Ore 19.00 Chiusura del lavoro per gruppi


Sabato 21 Novembre

Ore 09.00 Apertura dei Lavori

Coordina

Lamberto Briziarelli

Angela Nava – Presidente Nazionale Coordinamento dei Genitori Democratici

Ore 09.30 Report dei Gruppi di Lavoro

Ore 11.00 Dibattito

Ore 12.00 Interventi

Marcello Bigerna – Assessore alle Politiche Sociali e Volontariato della Provincia di Terni

Damiano Stufara – Assessore alle Politiche Sociali ed Abitative della Regione Umbria

Delio Angeletti – Dirigente Servizi Sociali del Comune di Narni

Stefano Federici – Responsabile Distretto Socio-Sanitario Terni (ASL n° 4)


Ore 13.00 Conclusioni

Lamberto Briziarelli

Si Ringraziano

Dott.ssa Elisabetta Mascio, Direttrice del Circolo Didattico “Mazzini,” per la cortesia e la disponibilità degli spazi

Sezione soci IperCoop di Terni Coop Centro Italia

Per informazioni

BLOG http://foruminfanziaterni.blogspot.com

Tel: 3899978165 oppure 3409281317

venerdì 16 ottobre 2009

LA MIA SCUOLA HA 200.000 EURO DI DEBITI

La scuola dei miei figli ha un debito di 200.000 euro!!!

Non è in cattiva compagnia perchè TUTTE LE SCUOLE DI ITALIA hanno chi più chi meno lo stesso debito. In effetti è un credito ovvero è lo Stato, il Ministero che deve  tali somme alle scuole del territorio, soldi già impegnati che dovrebbero coprire contributi vari di supplenze già fatte dal 2006 ad oggi.Questi soldi non arrivano dal 2006 e si comincia a pensare il peggio, ossia che non arriveranno MAI PIU'. QUEST'ANNO INOLTRE NON E' ARRIVATO NEANCHE IL FONDO MINISTERIALE PER LE NORMALI ATTIVITA' DELLA SCUOLA- FIS  (leggi fra l'altro non ci sono i soldi per i supplenti) e quindi con circa 15.000 euro nel conto dell'Isituto poco ci si può fare.
Sono circa 120 euro di debito a studente a cui si deve sommare la cifra mancante per il 2009 del FIS e alle normali carenze croniche di soldi della scuola..........

E NOI GENITORI CHE POSSIAMO FARE??
Informare, non arrenderci, credere ancora nella scuola pubblica per i nostri figli, partecipare alle riunioni e far sentire la nostra voce, partecipare ai consigli di istituto quali rappresentanti

giovedì 24 settembre 2009

COSA ABBIAMO TROVATO A SCUOLA IL 14 SETTEMBRE

Il tanto temuto giorno è alla fine arrivato.
Il 14 settembre i nostri figli sono tornati a scuola.
Cosa hanno trovato??
Tanti amici sorridenti .....
Le stesse strutture, dipinte di fresco grazie al lavoro estivo dei collaboratori scolastici, evidentemente non così fannulloni....
aule piccole al limite della sicurezza...
insegnanti pronti ad iniziare un anno sicuramente non facile...

Alla primaria il tempo pieno ha retto abbastanza bene il colpo anche se delle compresenze non vi è più traccia, alcune ore insieme sono state salvate da difficilissimi incastri di orari (penso che il dirigente scolastico ormai è principalmente un esperto di logistica) ma spesso non sono le stesse insegnanti a trovarsi insieme ma diverse ed estranee al percorso didattico della classe
e il POF??
Delle tante belle parole fatte ai genitori a gennaio dell'anno scorso poco è rimasto, ad oggi non si sa nulla di certo, le attività aggiuntive si faranno se gratuite o forse se arriverà qualche finanziamento, certo è che la SCUOLA E' SEMPRE PIU' POVERA
e ciò non dovuto alla recessione mondiale ma alle scelte scellerate fatte da questo governo...

Peggio è andata al tempo normale: La quasi totalità dei genitori delle nuove classi ha scelto il modello a 30 ore ma per avere ciò si sono trovati con 5 insegnati che si alternano, non mi sembra un gran miglioramento!!!

Alle medie inferiori l'orario è cambiato, anche lì addio allle compresenze, addio ai laboratori espressivi, ci sono ore di 50 minuti(???) e classi di 32 alunni

Poveri i nostri figli

PERCHE' NON IMITIAMO IL GIAPPONE??

Roma , 24/09/2009
Scuola, perchè non imitiamo il Giappone
--------------------------------------------------------------------------------
di Pietro Greco - L'Unità


L'Unità - giovedì 24 settembre 2009 - pag. 15

Ricerca, l'esempio che viene dall'Asia

Scuola, perchè non imitiamo il Giappone

di Pietro Greco

Tagli per 8 miliardi euro, per 132.000 posti di lavoro tra docenti e non docenti, per un numero indefinito di classi e, persino, di interi plessi in piccoli paesi. Ha ragione Dario Franceschini: quello avviato da Mariastella Gelmini non è un piano di riforma della scuola, è un tentativo di suicidio del paese. Un tentativo di suicidio lucido, organico, determinato. Che si accompagna a tagli altrettanto imponenti per l’università (1,5 miliardi di euro nei prossimi anni) e a una forte erosione degli investimenti in ricerca scientifica e sviluppo tecnologico.

L’obiettivo sembra chiaro: l’Italia affronta la crisi economica congiunturale con una scelta strategica di lungo periodo: rinuncia, senza combattere, a entrare nella società e nell’economia della conoscenza. Rinuncia al futuro, appunto.
Una strategia che è in netto contrasto con quella di altri paesi. Perché tutti gli altri paesi non nutrono dubbi. Tutti gli altri paesi stanno affrontando la crisi non tagliando, ma incrementando fortemente gli investimenti pubblici in educazione e ricerca. La Svezia – il paese al mondo che investe di più nel «pacchetto conoscenza» – spenderà nei prossimi anni 1,5 miliardi di euro in più nell’università. Nuove risorse per l’alta educazione e la ricerca sono state decise da governi di destra e di sinistra in Danimarca, in Francia, in Spagna.

Gli Stati Uniti di Obama hanno deciso di investire 80 miliardi di dollari nei prossimi due anni per la scuola pubblica (e 20 miliardi di dollari in più per la ricerca pubblica). Ma è dal Giappone che viene l’indicazione più forte. Una indicazione programmatica cui dovrebbe prestare grande attenzione la sinistra di tutto il mondo, Italia compresa. Nei progetti di Yukio Hatoyama, primo ministro designato, e del partito democratico che ha vinto le elezioni nell’arcipelago nipponico la scuola è una priorità strategica.

Il governo di Tokio dovrà tagliare le spese e Yukio Hatoyama ne è consapevole. Ma pur nelle ristrettezze di bilancio il leader del centrosinistra ha annunciato che aumenterà le risorse pubbliche per la scuola, conferendo l’equivalente di 2.400 euro ogni anno alla famiglia di ogni studente per l’intero corso di studi, dalle elementari alle superiori. È un progetto concreto di rilancio del welfare state che in più contiene unmessaggio preciso per i ragazzi e i giovani giapponesi: istruitevi, perché il vostro futuro individuale e il futuro dell’intero paese è nella conoscenza.

Perché in Italia il centrosinistra non oppone ai tagli di Mariastella Gelmini e di Giulio Tremonti una proposta analoga, magari meno economicamente sostanziosa, ma altrettanto semplice e chiara: 1.000 euro ogni anno alla famiglia di ogni studente per l’intero corso di studi, dalle elementari al diploma di maturità

giovedì 10 settembre 2009

LA SCUOLA PRIMARIA DELLA GELMINI, ANNO 1°
I nostri figli costano troppo
MENO SCUOLA PER TUTTI E PER TUTTE!

TAGLIO DEGLI ORGANICI E “MAESTRO UNICO”
Hanno ridotto il numero dei docenti: 16 000 in meno in tutta Italia, 45 solo nella nostra provincia. La riduzione proseguirà inesorabile nei prossimi due anni fino ad ottenere i 30.000 tagli previsti. Anche gli specialisti di inglese sono destinati a sparire: ogni maestra/o dovrà insegnare inglese dopo un corso di 200 ore. Anche il personale ATA è stato fortemente ridotto: i tagli a livello nazionale sono stati 15.000 mentre 30.000 sono quelli previsti per i prossimi due anni. Per l'anno che inizia oggi non sempre viene rispettata la regola di un docente di sostegno ogni 2 alunni diversamente abili e di un docente per ogni alunno gravemente disabile.
Obiettivo primario del ministro: imporre il maestro unico per ottenere il risparmio previsto dalla legge finanziaria (8 miliardi di Euro in 3 anni; per intenderci esattamente la metà di quanto ci costeranno i 131 cacciabombardieri JSF acquistati dal nostro paese).
Ma è possibile ritornare oggi alla formula del maestro “tuttologo” di cinquant’anni fa? Le mobilitazioni di genitori e insegnanti hanno sostanzialmente bocciato il modello del maestro unico (meno del 3% di richieste in tutta Italia) e anzi è aumentata
la richiesta di Tempo Pieno.
MENO TEMPO SCUOLA, MENO SOSTEGNO E ZERO COMPRESENZE
Prosegue inesorabile anche la riduzione del tempo scuola e del sostegno ai bambini e alle bambine con disabilità. Nella maggior parte delle classi il Tempo Pieno viene privato delle ore di compresenza, che saranno destinate a coprire i tagli e le supplenze. Togliere le compresenze vuol dire impedire laboratori (ad esempio quelli di informatica, impossibili da gestire da una sola maestra con 27 bambine/i), uscite (per legge 1 adulto ogni 15 bambini) e attività di recupero! In molte scuole è ormai impossibile attuare anche i modelli orari di 30 e 33 ore (ex modulo), quelli più diffusi al di fuori delle grandi città.
Il Tempo Pieno non è una formula oraria, è un modello didattico-pedagogico!
Se la scuola riduce l’orario settimanale dovrà per forza insegnare di meno.
Lo scorso anno 230.000 genitori hanno firmato domande di iscrizione “integrative” in cui hanno richiesto le 40 ore, il doppio organico e 4 ore di compresenza. Queste domande sono state consegnate al Ministero.
AFFOLLAMENTO
Per “risparmiare” oltre 4800 insegnanti in tre anni, dal prossimo anno si potrà arrivare a 27 alunni per classe.
Sarà sempre più difficile realizzare interventi adeguati su tutti gli alunni e
ampliare l’offerta formativa.
TAGLI AI BILANCI DELLE SCUOLE
Lo scorso anno le scuole non hanno ricevuto il contributo dallo Stato per pagare le spese di ordinaria gestione. Materiale di cancelleria, fotocopie, spese telefoniche, materiale di pulizia ecc. spesso sono stati finanziati dai contributi “volontari” (sic!) dei genitori. Tutte le scuole hanno bilanci drammaticamente in rosso e vantano crediti nei confronti dello Stato.
I fondi per le supplenze sono stati tagliati di oltre il 50%. I/le maestri/e assenti per malattia non verranno sostituite. Ciò compromette gravemente il normale svolgimento dell’attività didattica e lede il diritto allo studio dei bambini e delle bambine.
Quanti soldi ci chiederanno ancora per supplire alle carenze del Ministero?

LA SCUOLA DELLA GELMINI È PENSATA PER RISPARMIARE:
GENERERÀ MENO CULTURA E MENO SAPERI.
MA SI PUÒ RISPARMIARE SUL FUTURO DEI NOSTRI FIGLI E DEL NOSTRO PAESE?

NOI NON CI STIAMO!


TENETEVI INFORMATI, TENIAMOCI IN CONTATTO!

COORDINAMENTO GENITORI DEMOCRATICI

venerdì 17 luglio 2009

Cosa si potrebbe fare con 15 miliardi di EURO!!!!!

STOP F-35!
Campagna di mobilitazione per fermare la produzione dei cacciabombardieri JSF-F35
Dai la caccia al caccia!
-SCHEDA –
le alternative al JSF
Con i oltre 15 miliardi di euro complessivi del progetto per il JSF si potrebbe:
Costruire 3.000 asili nido!
Costo 1 miliardo di € con beneficiari 90.000 bambini da 0 a 3 anni e 50.000 famiglie
Posti di lavoro creati: 20.000
Mettere in sicurezza 1.000 scuole!
Costo 3 miliardi di € con beneficiari 380.000 studenti
Posti di lavoro creati: 15.000
Installare 10 milioni di pannelli solari!
Costo 8,5 miliardi di € con beneficiarie 300.000 famiglie
Posti di lavoro creati: 80.000
Dare indennità di disoccupazione di 700 € per 6 mesi ai precari con reddito inferiore
ai 20.000 €
Costo 2,5 miliardi di € con beneficiarie 800.000 persone
oppure (al posto di quest’ultima)
Ristrutturare il centro storico dell’Aquila, 5.000 case inagibili, l’ospedale e la casa
dello studente
Costo 2,5 miliardi di € con beneficiarie 30.000 persone
Posti di lavoro creati: 2.000

Con i 100 milioni di euro di un singolo cacciabombardiere JSF si potrebbe:
Acquistare 20 treni per pendolari!
Costo 100 milioni di € con beneficiarie 20.000 studenti
Posti di lavoro creati: 1.500
Acquistare 5 Canadair per servizio antincendio!
Costo 100 milioni di € con beneficiaria un’area di 200.000 abitanti

Per info e materiali: www.sbilanciamoci.org - www.disarmo.org/nof35
campagna Sbilanciamoci! - Rete Italiana per il Disarmo

martedì 14 luglio 2009

Adesione alla manifestazione nazionale del 15/07/09

COMUNICATO STAMPA


Come il resto d'Italia anche il nostro territorio è stato investito dall'ondata di pesanti tagli della scuola pubblica. Tagli che a settembre vedranno disattese buona parte delle scelte fatte dai genitori, che vedranno classi sovraffollate con buona pace delle norme sulla sicurezza e sullo “spazio minimo vitale” contro la legge 104, che vedranno penalizzati laboratori, attività integrative e di sostegno per la soppressione delle compresenze, in alcuni casi concrete difficoltà a far funzionare le scuole dei piccoli centri per l'assenza del personale ATA e che comunque condurranno ad una dolorosa riduzione dei servizi. Queste saranno solo alcune delle emergenze che ci troveremo a dover affrontare a causa di una non- riforma che colpirà tutti ma in particolar modo le fasce più deboli, pertanto noi del coordinamento genitori democratici di terni, da sempre fautori di una scuola pubblica, laica, di qualità, una scuola di tutti e per ciascuno, aderiamo alla manifestazione del 15 luglio a Roma per sollecitare la società civile, il mondo della politica le istituzioni affinché, per salvare il futuro dei nostri figli e del Paese, blocchino le manovre di affossamento della Scuola e dell'Università. Noi riteniamo che per uscire dalla crisi non si possa passare attraverso il tagli delle risorse.

ANGELA CAPUTO

mercoledì 17 giugno 2009

SCUOLA MEDIA DE FILIS IN AGITAZIONE

La scuola media De Filis, con la pubblicazione degli organici di diritto da parte dell’Ufficio scolastico Provinciale, si è vista negare , per l’anno scolastico 2009-2010, due prime, una di tempo prolungato e una di indirizzo musicale a fronte di un numero di iscritti (44 per il tempo prolungato e 41 per il musicale) che prevedevano tranquillamente 4 prime.
Alla luce degli organici pubblicati circa 30 famiglie si sono viste negare il diritto di avere per i propri figli l’indirizzo scelto.
I genitori del Consiglio d’Istituto, i genitori dei ragazzi rimasti senza classe e con l'appoggio anche del Forum che riunisce Genitori Democratici, Genitori si diventa e Movimento Infanzia, hanno scritto il 5 giugno al dirigente dell’Ufficio scolastico Provinciale , chiedendo spiegazioni per le due prime mancanti.
Dopo la lettera l'ufficio Provinciale aveva richiesto un’ ulteriore nota informativa al dirigente scolastico della De Filis, puntualmente inviata.
Lunedì 8 giugno è stato effettuato un incontro tra il Dirigente dell’Ufficio Scolastico e la vicaria della De Filis nel quale è stato riconosciuto il diritto ad avere le due prime scomparse.
Martedì 9 giugno il Dirigente dell’Uffico scolastico Provinciale ha incontrato i sindacati.
Venerdì 12 giugno esce l'organico di diritto e la De Filis non ha le due prime promesse !
Alla lettera inviata al Dirigente dell’Ufficio scolastico Provinciale e mandata anche a quello Regionale, non è stata data alcuna risposta.
Come genitori non intendiamo desistere, chiediamo almeno che rispondano ai nostri quesiti e ci spieghino perchè, anche contraddicendo la circolare ministeriale n. 38, si penalizza una scuola con il più alto numero di studenti non italiani, con una significativa presenza di ragazzi portatori di handicap e con un POF che incontra la fiducia e il favore dei genitori.

Scriveremo ancora per chiedere risposte e per essere ricevuti di persona.

Oggi pomeriggio, alle 18,30 presso scuola media De Filis si terrà un incontro tra genitori per scrivere insieme questa seconda lettera e decidere anche come procedere se non verremo né ricevuti né ascoltati.

Progetto "HELP CENTERS"

Il Coordinamento Genitori democratici di Terni condivide ed appoggia il PROGETTO PER LA CREAZIONE di “HELP CENTERS” proposto dal Movimento per Infanzia sezione Terni

PREMESSA.
Il Movimento Infanzia sezione di Terni per prevenire ogni forma di violenza o abuso sui bambini ed adolescenti, ma anche per supportare le mamme che lavorano e tutte le famiglie che vogliono rendere più autonomi i loro ragazzi adolescenti,
propone
la creazione di una rete di sostegno nel cuore della città coinvolgendo tutti i cittadini proprietari di bar, negozi, librerie, farmacie, centri di aggregazione, parrocchie, sale giochi, affinché i cittadini più sensibili e capaci di accoglienza ed empatia possano divenire responsabili del benessere dei minori specialmente in situazioni di emergenza.
EMERGENZE
Le emergenze per un bambino possono andare dalla perdita dell’autobus, allo sbucciarsi un ginocchio correndo, in un continuum che può arrivare fino alle minacce di venire picchiato dai compagni o da un bullo più grande di età; l’incontro con un pedofilo al parco o sulla via di ritorno verso casa;
uno spacciatore vicino la scuola.
Pertanto i ragazzi che hanno timore e paura hanno bisogno di protezione.
Per questo motivo proponiamo gli HELP CENTERS che sono luoghi pubblici i quali espongono fuori un marchio ben visibile a tutti con l’immagine colorata di due bambini.
L’HELP CENTER.
Questo luogo che espone fuori bene in vista il marchio colorato dichiara:
“Dove siamo noi sei al sicuro”
Quando un bambino o un ragazzo si trova in una situazione di emergenza o semplicemente strana o bizzarra che lui o lei non capisce deve scappare o trovare un luogo dove ci sono adulti possibilmente molti adulti che possano farlo sentire protetto.

COME SCEGLIERE I PARTNERS

I partners coinvolti nel progetto, devono essere idonei e disposti ad aiutare i bambini in caso di bisogno.
Ogni partner sottoscrive un obbligo personale e morale ed ottiene un adesivo che viene applicato di fronte alla porta del suo negozio visibile ai bambini. All’interno del negozio sono a disposizione i numeri di emergenza che possono servire come : Pronto soccorso
112 , 113, 118 ecc.
In questo modo i bambini in caso di necessità e bisognosi di aiuto possono rifugiarsi nei negozi contrassegnati ed essere certi di trovare soccorso da parte di persone competenti ed “empatiche”.
Il simbolo dell’Help center è molto importante per i bambini ed i ragazzi e costituisce un deterrente contro pedofili o spacciatori.

ITER PER LA REALIZZAZIONE

1. Segnalare negozi ed attività con il simbolo “HELP CENTER”.
2. Formare con tale coinvolgimento un “contro-fronte”verso potenziali soggetti che tendono al reato.
3. Coinvolgimento della politica, scuola, economia e della cittadinanza contro l’indifferenza verso i bambini.

FORMAZIONE DEGLI ESERCENTI

- Contatto con le Associazioni di categoria (Confcommercio, confartigianato)
- Scelta degli esercenti volontari tramite un’intervista.
- Formazione degli esercenti con un breve corso tenuto da psicologi e giuristi esperti
- in tematiche riguardanti l’infanzia.

SENSIBILIZZAZIONE DELL’OPINIONE PUBBLICA.

Per ottenere dei risultati positivi occorre pubblicizzare l’idea del progetto presso tv locali, radio, circoscrizioni, ufficio scolastico provinciale ed altre sedi interessate come le scuole.
Dare come punto di riferimento a chi è interessato a partecipare il nostro sito in internet ed un numero telefonico di riferimento.

giovedì 11 giugno 2009

PROPOSTE AL FUTURO SINDACO

Nell’ottica di una città amica e accogliente attenta alle esigenze delle famiglie e del mondo dell’infanzia e dell’adolescenza, chiediamo al candidato sindaco:

  • una maggiore sinergia tra istituzioni, servizi e professionisti che si occupano di età evolutiva
  • un tavolo permanente di partecipazione a livello di zona sociale e distretto sanitario con la rappresentanza significativa dell’associazionismo del territorio e delle famiglie
  • di rilanciare un intervento continuativo di prevenzione del comune in rete con ASL scuole e famiglie tendente ad influenzare precocemente gli stili di vita così importanti nel determinazione della salute del cittadino
  • di vigilare ed essere solidale con i dirigenti scolastici affinché nella fase della formazione delle classi non vengano superati i numeri massimi, neanche di un’unità, previsti dai parametri strutturali e dalle leggi vigenti
  • di sollecitare l’erogazione dei fondi previsti dal piano straordinario per la messa in sicurezza degli edifici scolastici ed il controllo dell’agibilità degli spazi vitali
  • sostenere le famiglie in un momento di grave difficoltà economica e sociale offrendo
    moduli orari flessibili nella scuola dell’infanzia che prevedano un prolungamento dell’attività pomeridiana
  • accesso ai servizi mensa per gli alunni iscritti alla scuola primaria che frequenteranno il modulo 27/30 ore
  • istituzione di un albo baby sitter qualificate che possano essere facilmente contattate dal centro famiglia il Mosaico

    Il coordinamento genitori democratici sente come primaria la necessità di difendere una scuola pubblica, inclusiva e di qualità e chiede anche al candidato sindaco di schierarsi apertamente con le famiglie ed il mondo della scuola affinché le scelte dei genitori del tempo pieno e delle 30 ore non vengano disattese subordinandole alla logica del risparmio e non venga meno il diritto dei nostri figli a frequentare la scuola avendo insegnanti che siano nelle condizioni di occuparsi di loro, di rispondere ai loro bisogni e necessità e di attuare un progetto didattico costante e significativo. Tutto ciò non potrà essere garantito a partire dal nuovo anno scolastico con il taglio delle ore, delle compresenze e dei fondi previsti per il normale svolgimento delle attività scolastiche. Crediamo che un patto di alleanza sancito tra il sindaco, le istituzioni, la scuola e le famiglie possa essere un argine alla destrutturazione in atto della scuola pubblica al fine di rafforzare nel nostro territorio la cultura della democrazia della solidarietà e delle pari opportunità per tutti.

sabato 28 marzo 2009

Autonomia risorse e qualità: la SCUOLA di cui il paese ha bisogno

L’impegno del CGD e del Movimento per l’infanzia negli ultimi 6 mesi è stato prevalentemente rivolto ad una formazione dei cittadini e dei genitori su quelle che sarebbero state le conseguenze della legge Gelmini sulla scuola, sui nostri figli e di conseguenza sulle famiglie.
Ci siamo impegnati in manifestazioni, assemblee, raccolta di firme, campagne iscrizioni e abbiamo richiesto ed ottenuto, insieme ad altre associazioni, un Consiglio Comunale aperto sull’argomento.
Una mobilitazione che ha visto fianco a fianco insegnanti-genitori-studenti-dirigenti scolastici-sindacati-amministratori locali.
L’atteggiamento di rifiuto del dialogo e del confronto da parte del governo, ci ha obbligato a difendere la scuola “in blocco”, anche se siamo consapevoli che molti sono gli aspetti su cui potrebbe essere migliorata, nella consapevolezza che la scuola che si sta delineando, un provvedimento dopo l’altro, è di gran lunga peggiore di quella attuale.
Nonostante ciò questa è stata una mobilitazione per la qualità della scuola, sostenuta da quella che potremmo chiamare la scuola “invisibile” insegnanti seri e preparati, genitori attenti e disponibili, ragazzi che chiedono una scuola migliore per poter studiare meglio.

Il 28 febbraio si sono chiuse le iscrizioni, i genitori hanno fatto le loro scelte: oltre il 90% ha richiesto le 30 ore settimanali e il tempo pieno ma oggi che l’organico di diritto va a confermare le decisioni già prese dal governo ed esplicitate nei regolamenti attuativi, ci troviamo di fronte a 37000 cattedre in meno per il prossimo anno in tutta Italia e a Luglio con gli organici di fatto si prevedono ulteriori 5000 tagli; l’Umbria per ora vedrà diminuire 510 posti di lavoro nella scuola. Questi dati vanno a confermare quanto sostenuto fino ad oggi:
che la riforma è solo una manovra economica
che la possibilità di scelta data ai genitori era solo un modo ingannevole per prendere tempo nel momento in cui la protesta dei genitori, degli insegnanti, dei sindacati si era fatta pressante.

A questo punto abbiamo due possibilità: o accettare passivamente le imposizioni del governo o portare avanti ad oltranza una campagna in difesa delle scelte fatte dai genitori partendo da una nuova raccolta di firme che sarà effettuata nelle scuole con l’aiuto di quanti vorranno aderire (scuole, sindacati, associazioni…) dove:

Þ Ribadiremo le nostre scelte di tempo lungo e di qualità,
Þ Chiederemo trasparenza sui criteri usati nell’assegnazione degli organici affinché non ci siano scuole di seria A e serie B.
Þ Chiederemo che vengano rispettate dal governo le autonomie scolastiche dando alle scuole le necessarie risorse per permettere l’attuazione dei piani d’offerta formativa.

Come genitori dobbiamo richiedere con forza che le associazioni professionali di dirigenti ed insegnati trovino il modo di individuare alcune linee, minime ma comuni, su cui lavorare, per garantire un’offerta il più possibile uniforme e di qualità su uno stesso territorio, come già avviene in molte nostre scuole che stanno lavorando in rete.
Sosteniamo inoltre la necessità che Enti locali e regionali debbano intervenire affinché le scelte dei genitori non vengano disattese e in un momento in cui poco si parla della conciliazione dei tempi e che soprattutto le donne, con faticosi equilibrismi cercano di conservare quel lavoro che sta diventando sempre più precario, crediamo che sia necessario trovare delle soluzioni condivise per sostenere concretamente le famiglie.
Come: l’offerta di moduli orari flessibili nella scuola materna pubblica che prevedano anche un prolungamento delle attività pomeridiane, l’accesso ai servizi mensa per gli alunni iscritti alla scuola primaria che frequenteranno il modulo a 27/30 ore, l’istituzione di un albo di baby sitters qualificate che possano essere facilmente contattate anche attraverso il Centro famiglia Mosaico.

La scuola italiana non è ancora riuscita nel suo compito di emancipare tutti i propri allievi dalle situazioni socio economiche di partenza, tutte le ricerche più recenti confermano che frequentano con successo l’università i ragazzi che provengono dal liceo i quali sono figli di genitori con un’alta scolarità. La scuola ha bisogno di cambiare.

Sarebbe bello pensare ad una scuola che cambia, che si aggiorna:

Perché è giusto che lo faccia, il mondo evolve, la scuola non può fermarsi.
Perché si interroga, si mette in discussione, sperimenta, si confronta, cerca soluzioni nuove
Invece siamo di fronte ad una scuola che CAMBIA PER DECRETO, PERCHE’ DEVE COSTARE DI MENO, CAMBIA PERCHE’ LO DICONO I SONDAGGI………….
una scuola che vuole sembrare più seria, più severa e sarà invece solo una scuola più selettiva e più ingiusta..
e non è finita qui in quanto siamo ancora più preoccupati per il disegno Aprea, in discussione nelle varie commissioni in questi giorni, che sotto la cifra della libertà di scelta delle famiglie, destruttura la scuola della Costituzione e delle Repubblica che ha l’obbligo di istituire scuole di ogni ordine e grado sul territorio.

La scuola che si va delineando è una scuola più povera, più rigida, delegittimata e quindi più fragile.
Ma come si coniugherà questo con la crisi che il nostro paese ha appena iniziato ad affrontare? Da una parte situazioni di incertezza, povertà economica con tutto ciò che ne consegue, dall’altra una scuola trincerata dietro i voti numerici, il maestro unico……

Sono altre le risposte che meritano i bambini e i ragazzi di oggi e di domani; risposte fatte di cultura, di senso, di futuro.
Il mondo della scuola ha davanti una scommessa grande dalla quale dipende il futuro del nostro paese.

Come genitori non possiamo non fare la nostra parte.

Questa situazione motiva una volta di più la presenza dei “genitori democratici” all’interno della scuola, a sostenere che la scuola deve essere di qualità per tutti, indipendentemente dalla famiglia e dalla regione in cui si è nati.