CHI SIAMO

Il Coordinamento Genitori Democratici è un'associazione nazionale che, ispirandosi ai valori di laicità, democrazia, libertà e uguaglianza della costituzione repubblicana, promuove nella famiglia, nella scuola e nella società il pieno riconoscimento del diritto delle bambine e dei bambini, delle adolescenti e degli adolescenti ad essere considerati persona, a crescere in piena autonomia, salute, dignità e favorisce l'affermazione di una nuova cultura dell'infanzia e dell'adolescenza. Il C.G.D. promuove la cultura della pace e della non violenza e opera per fini di solidarietà e di promozione culturale, sociale e umana nella consapevolezza che i problemi dell'infanzia e dell'adolescenza possono essere risolti solo nella prospettiva di un diverso rapporto tra il nord e il sud del mondo, di un comune impegno per la difesa della natura e dell'ambiente, del rispetto e della valorizzazione delle diversità etniche, culturali e religiose, del pieno riconoscimento dei diritti dei deboli e degli svantaggiati.

giovedì 10 settembre 2009

LA SCUOLA PRIMARIA DELLA GELMINI, ANNO 1°
I nostri figli costano troppo
MENO SCUOLA PER TUTTI E PER TUTTE!

TAGLIO DEGLI ORGANICI E “MAESTRO UNICO”
Hanno ridotto il numero dei docenti: 16 000 in meno in tutta Italia, 45 solo nella nostra provincia. La riduzione proseguirà inesorabile nei prossimi due anni fino ad ottenere i 30.000 tagli previsti. Anche gli specialisti di inglese sono destinati a sparire: ogni maestra/o dovrà insegnare inglese dopo un corso di 200 ore. Anche il personale ATA è stato fortemente ridotto: i tagli a livello nazionale sono stati 15.000 mentre 30.000 sono quelli previsti per i prossimi due anni. Per l'anno che inizia oggi non sempre viene rispettata la regola di un docente di sostegno ogni 2 alunni diversamente abili e di un docente per ogni alunno gravemente disabile.
Obiettivo primario del ministro: imporre il maestro unico per ottenere il risparmio previsto dalla legge finanziaria (8 miliardi di Euro in 3 anni; per intenderci esattamente la metà di quanto ci costeranno i 131 cacciabombardieri JSF acquistati dal nostro paese).
Ma è possibile ritornare oggi alla formula del maestro “tuttologo” di cinquant’anni fa? Le mobilitazioni di genitori e insegnanti hanno sostanzialmente bocciato il modello del maestro unico (meno del 3% di richieste in tutta Italia) e anzi è aumentata
la richiesta di Tempo Pieno.
MENO TEMPO SCUOLA, MENO SOSTEGNO E ZERO COMPRESENZE
Prosegue inesorabile anche la riduzione del tempo scuola e del sostegno ai bambini e alle bambine con disabilità. Nella maggior parte delle classi il Tempo Pieno viene privato delle ore di compresenza, che saranno destinate a coprire i tagli e le supplenze. Togliere le compresenze vuol dire impedire laboratori (ad esempio quelli di informatica, impossibili da gestire da una sola maestra con 27 bambine/i), uscite (per legge 1 adulto ogni 15 bambini) e attività di recupero! In molte scuole è ormai impossibile attuare anche i modelli orari di 30 e 33 ore (ex modulo), quelli più diffusi al di fuori delle grandi città.
Il Tempo Pieno non è una formula oraria, è un modello didattico-pedagogico!
Se la scuola riduce l’orario settimanale dovrà per forza insegnare di meno.
Lo scorso anno 230.000 genitori hanno firmato domande di iscrizione “integrative” in cui hanno richiesto le 40 ore, il doppio organico e 4 ore di compresenza. Queste domande sono state consegnate al Ministero.
AFFOLLAMENTO
Per “risparmiare” oltre 4800 insegnanti in tre anni, dal prossimo anno si potrà arrivare a 27 alunni per classe.
Sarà sempre più difficile realizzare interventi adeguati su tutti gli alunni e
ampliare l’offerta formativa.
TAGLI AI BILANCI DELLE SCUOLE
Lo scorso anno le scuole non hanno ricevuto il contributo dallo Stato per pagare le spese di ordinaria gestione. Materiale di cancelleria, fotocopie, spese telefoniche, materiale di pulizia ecc. spesso sono stati finanziati dai contributi “volontari” (sic!) dei genitori. Tutte le scuole hanno bilanci drammaticamente in rosso e vantano crediti nei confronti dello Stato.
I fondi per le supplenze sono stati tagliati di oltre il 50%. I/le maestri/e assenti per malattia non verranno sostituite. Ciò compromette gravemente il normale svolgimento dell’attività didattica e lede il diritto allo studio dei bambini e delle bambine.
Quanti soldi ci chiederanno ancora per supplire alle carenze del Ministero?

LA SCUOLA DELLA GELMINI È PENSATA PER RISPARMIARE:
GENERERÀ MENO CULTURA E MENO SAPERI.
MA SI PUÒ RISPARMIARE SUL FUTURO DEI NOSTRI FIGLI E DEL NOSTRO PAESE?

NOI NON CI STIAMO!


TENETEVI INFORMATI, TENIAMOCI IN CONTATTO!

COORDINAMENTO GENITORI DEMOCRATICI

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