CHI SIAMO

Il Coordinamento Genitori Democratici è un'associazione nazionale che, ispirandosi ai valori di laicità, democrazia, libertà e uguaglianza della costituzione repubblicana, promuove nella famiglia, nella scuola e nella società il pieno riconoscimento del diritto delle bambine e dei bambini, delle adolescenti e degli adolescenti ad essere considerati persona, a crescere in piena autonomia, salute, dignità e favorisce l'affermazione di una nuova cultura dell'infanzia e dell'adolescenza. Il C.G.D. promuove la cultura della pace e della non violenza e opera per fini di solidarietà e di promozione culturale, sociale e umana nella consapevolezza che i problemi dell'infanzia e dell'adolescenza possono essere risolti solo nella prospettiva di un diverso rapporto tra il nord e il sud del mondo, di un comune impegno per la difesa della natura e dell'ambiente, del rispetto e della valorizzazione delle diversità etniche, culturali e religiose, del pieno riconoscimento dei diritti dei deboli e degli svantaggiati.

martedì 19 gennaio 2010

30% ALUNNI STRANIERI

DUBBI SULLA CIRCOLARE GELMINI
La circolare ministeriale che fissa al 30% la presenza di alunni stranieri nelle classi è il solito provvedimento di facciata non supportato da una seria riforma.
Le scuole dovranno individuare gli alunni in esubero e “consigliare”loro di migrare verso altra scuola e non è detto che sarà la meno lontana quella che potrà accoglierli. Chi provvederà al loro trasporto gratuito ,visto che i bambini stranieri vanno a piedi alla scuola del proprio quartiere ?
Come si risolverà il problema nei piccoli centri?
E’certo che si integrerà un bambino che ha frequentato la scuola d’infanzia in un quartiere e nel momento dell’inserimento nella scuola elementare verrà allontanato dai suoi compagni e dal suo? territorio ? Tutti concordiamo sul fatto che non debbano esistere scuole ghetto, ma forse gli immigrati non dovrebbero essere meglio integrati e non esistere quartieri ghetto?
Probabilmente accadrà che molti bambini stranieri non ottempereranno “all’obbligo scolastico” (non più diritto-dovere) .
Per quanto riguarda il potenziamento della lingua italiana ,(cosa buona e giusta) ma a costo zero ,come si concilierà con i tagli agli organici e ai fondi delle scuole?
Tutto questo non porterà un domani molto prossimo a forti tensioni sociali? , Certamente chi “ dall’alto,” democraticamente, decide tutto per noi, saprà anche darci risposte rassicuranti in grado di prolungare il letargo delle nostri menti
Angela Caputo

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